La composizione nel disegno e nella pittura ad olio
Nella pittura ad olio, la composizione è l’insieme degli oggetti che si dipingono e costituiscono l’immagine.
Quindi comporre significa mettere insieme degli oggetti in uno spazio al fine di creare un’immagine. Lo studio della composizione ovviamente mira alla creazione di un’immagine gradevole, ma il carattere dell’artista, il suo umore può ricercare qualsiasi tipo di assieme e quindi di composizione.
Nella composizione di un dipinto i vari elementi che costituiscono l’assieme interagiscono tra loro creando effetti diversi che sono fonti di trasmissioni di messaggi che l’osservatore assorbe.
Gli elementi di una composizione non sono solo gli oggetti dell’immagine, ma occupano un ruolo fondamentale, la luce, il colore, la materia, la prospettiva è l’inquadratura.
Infatti, lo stesso insieme di oggetti, ad esempio un villaggio, in situazioni di diversa illuminazione, porta ad immagini completamente diverse. Immaginate un villaggio di case, a mezzogiorno, o di notte, o al tramonto, sono scenari completamente diversi che trasmettano sensazioni diverse.
Lo stesso villaggio, inquadrato dal basso ai piedi di un monte, o dall’alto in cime al monte, mostrano immagini e sensazioni diverse. Ciascuno di noi ha un proprio gusto ed una propria sensibilità che portano ad un proprio modo di comporre, questo inoltre viene influenzato dallo stato d’animo. Ma perché una determinata composizione è gradevole ed un’altra no. E’ possibile comprendere il linguaggio della composizione? In realtà è un linguaggio molto difficile, fatto da equilibri di forme, di luci, colori e volumi, da tensioni, simmetrie ed tantissimi altri elementi.
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Se il soggetto non viene posto nella zona aurea si ritiene che l’immagine sia più dinamica e più armonica.
Inoltre questa regola determina anche il posizionamento dell’orizzonte, che non dovrebbe mai dividere a metà l’immagine, ma poggiare su uno dei due assi orizzontali. Se si vuole dare importanza al cielo si farà corrispondere la linea dell'orizzonte con la linea inferiore, altrimenti se si ritiene che il terreno sia più importante si farà coincidere la linea dell'orizzonte con la linea superiore.
Una composizione con un oggetto principale vuole che l’oggetto cada in uno dei punti d’intersezione e non nella zona aurea e l’orizzonte in uno degli assi orizzontali.
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Altra regola della composizione è lo studio delle linee.
Queste sia che sono visibili sia invisibili hanno un preciso significato, che non vediamo ma che assimiliamo durante la visione del dipinto. Le linee verticali danno sensazione di azione, mentre le linee orizzontali suggeriscono serenità. |
Se, invece, nascono nell’angolo superiore sinistro e muoiono nell’angolo inferiore destro e viceversa sono linee di interesse, richiamano l’attenzione. Le diagonali, sono in genere una guida per l’osservatore che viene condotto a percorrerle. In realtà quando l’occhio viene condizionato a seguire un determinato percorso trova più armonia nell’immagine.
Non per ultima la regola dei punti. In un’immagine vi sono dei punti di forza, punti in cui molte linee si incrociano tra loro. Questi punti devono trovare la loro giusta posizione (anche qui è valida la regola dei terzi). In questo caso, deve essere preso in considerazione il bilanciamento. Quindi devono essere messo in relazione i due lati del dipinto o tra sopra e sotto nel caso di una presa verticale. Così come succede con la regola dei terzi, il concetto si allontana dalla simmetria. Quando i due lati del dipinto sono praticamente uguali, non c’è contrasto e la composizione diventa povera, piatta e carente di attenzione. Vi sono infine modelli di composizione, tra i più classici: la piramide, la t rovesciata, la elle e così via che im molti casi possono essere presi ad esempio. |