Come iniziare a dipingere |
137infiniti: corso di pittura ad olio on line |
Iniziare a dipingere |
1) Cosa occorre per iniziare a dipingere. |
Procedete in questo modo: in un vasetto abbastanza grande ed alto ponete un gabbiotto metallico, ottenuto attraverso una rete acquistata in ferramenta e modellata a forma di cubo. Riempite di acqua ragia inodore il vasetto fino a superare la rete metallica. In questo modo potete tranquillamente strofinare i vostri pennelli e pulirli bene sia durante, che dopo il lavoro. Se il vaso è alto, lo sporco del pennello si porterà sul fondo del vaso e vi lascerà l'acqua ragia pulita in superfice. |
In un altro vasetto ponete due parti di olio di lino crudo ed una parte di essenza di trementina. Questo miscuglio è più o meno quello ideale per sciogliere il colore. Altri due vasetti, saranno invece utilizzati uno per l'olio e l'altro per l'essenza di trementina. Iniziare a dipingere: a proposito di olio. L'olio più usato nella pittura d'arte è l'olio di lino. Infatti i colori diluiti con olio di lino acquistano col tempo maggiore forza cromatica, e non diventano opachi. L'olio di lino si trova in commercio pronto all'uso, volendo lo si può schiarire esponendolo al sole in una bottiglia di vetro traparente per alcuni mesi. Più l'olio si terrà al sole più diventerà chiaro ed essiccativo. In pittura l'olio di lino deve essere crudo. Esiste in commercio anche l'olio di lino cotto, nelle varie versioni, chiarificato, puro, purissimo, e così via. |
Essi hanno il pregio di far seccare i colori più in fretta, ma con il tempo ingialliscono e scuriscono i colori, e provocano zone di prosciugamento rendendo le superfici matte. Alcuni pittori (al fine d'indurre un rapido essicamento) usano miscelare l'olio di lino cotto con l'olio di lino crudo. Usando queste percentuali: cotto 75% crudo 25% o anche cotto 90% crudo 10%. Io vi consiglio di usare sempre l'olio di lino crudo. Userete quindi l'acqua ragia inodore (ma anche l'acqua ragia normale va bene, anzi va meglio) per pulire e sciacquare i pennelli ogni volta che ne avete bisogno. L'olio diluito per sciogliere il colore nel momento in cui preparate le tinte, e l'olio e l'essenza di trementina tal quale per rendere il colore della consistenza adatta prima dell'uso. |
Iniziare a dipingere: imprimitura Procediamo alla preparazione della tela. Si usa il bianco di titanio e non quello di zinco perché il bianco di zinco ha la tendenza d’incrinarsi. Il bianco di titanio invece è elastico però a differenza del primo tende a ingiallire. Il bianco di titanio è quindi più appropriato per il fondo, mentre il bianco di zinco per gli strati superiori. |
Con la nostra "natura morta ", anche perché è il primo lavoro che facciamo, possiamo evitare di preparare la tela. Ricordo che non dobbiamo aspettarci un capolavoro, è il nostro primo dipinto, desideriamo un buon risultato, ma soprattutto vogliamo comprendere come si procede, in senso tecnico, nel dipingere un quadro. Infine vorrei sottolineare che il nostro dipinto, se alla fine risulta un poco diverso dall'originale non ha importanza, l'importante è che sia un bel dipinto. Procediamo quindi nel fare il disegno. Questa volta, anche perché si tratta di una copia, cercheremo di facilitare il lavoro ricorrendo a qualche trucchetto. Pertanto, eviteremo di procedere al disegno del soggetto ma attraverso l'uso di una una fotocopia ingrandita ed una carta copiativa, riportiamo il disegno sulla tela. Se vi sentite bravi, provate a fare il disegno attraverso il sistema del reticolo o anche a mano libera: attenzione però, se il disegno presenta delle imperfezioni il lavoro finale difficilmente sarà buono. In realtà, nel nostro caso, l'unico oggetto che deve avere la nostra massima attenzione è la brocca. Infatti se sbagliamo la forma della brocca, sicuramente ci sembrerà, mentre un errore sulla forma della melanzana o del pererone passerà più innosservato. |
Iniziare a dipingere: il disegno |
Svolto il lavoro di copia, iniziamo a definire meglio il disegno in questo modo: con un pennello di pelo di bue, piccolo (numero uno) meglio se di pelo leggermente lungo e con del bruno Van Dick molto diluito con essenza di trementina assoluta (il colore deve essere liquido), si riportono le linee del disegno e lo si perfeziona. |
Con lo stesso colore, e con un pennello piatto si riportano le zone più scure. Fate prima il fondo e il piano d'appoggio (pennello piatto numero otto). |
Poi continuate con gli oggetti (pennello piatto numero sei). Non abbozzate il dipinto, limitatevi a riportare il disegno perfezionandolo. Nel momento in cui disegnate una qualsiasi cosa, immaginate la forma dell'oggetto, e dipingete facendo scorrere il pennello nella direzione della forma. Non siate impacciati, non fa niente se sbagliate, cercate di avere una buona scioltezza cercando di essere veloci nel dare le pennellate. A questo punto il disegno è finito. Fatelo seccare per un giorno e poi continuate. |
Iniziamo a dipingere: lettura dei colori Abbiamo scelto 16 colori. Se vi manca qualche colore scelto, io vi consiglio di comprarlo. Vi servirà sicuramente anche dopo, in altri dipinti. |
Iniziare a dipingere: Abbozzo |
Nell'abbozzo bisogna mettere il colore in modo uniforme, cercando di seguire con il pennello il movimento della forma dell'oggetto, rendendo così la plasticità ed il modellato. Non bisogna scendere molto in profondità, in realtà l'abbozzo consiste nel dare un primo accenno di colore al dipinto (soprattutto in senso di materia: impasto), in modo da poter ricevere meglio, in un secondo momento il colore vero e proprio. Anche in questo caso, per il piano d'appoggio, ho cambiato i colori, perchè renderò il piano d'appoggio un pò simile alle tonalità del fondo. |
Questa è la volta della brocca, evitate di tornare sulle stesse pennellate, si devono evitare i rilievi, e si deve coprire tutta la superfice della tela. Si utillizzano colori scuri, che in seguito si chiariranno. Quando si fa un abbozzo, bisogna pensare che si sta facendo un mosaico, quindi si applicano i colori senza sfumarli come tanti tessere. In seguito si fanno le fusioni dei colori e si conclude precisando i livelli di chiaro e di scuro. Ho usato il bianco di titanio, un po' dei colori del fondo, la terra verde, e il verde di cadmio.
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Continuiamo con le melanzane, per le quali uso il blu di cobalto scuro con il bruno van Dick.
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Il peperone giallo sarà abbozzato con il giallo primario, e giallo permanente scuro, terra di siena naturale.
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Per i peperoni rossi ho utilizzato il rosso di cadmio. |
Ed infine per i gambi la terra verde. Per l'abbozzo ho usato i seguenti 7 colori:
bruno van Dick,
terra di Siena naturale,
terra verde,
blu di cobalto scuro,
rosso di cadmio,
giallo permanente scuro,
bianco di titanio. Ricordo, come prima ho detto, che in genere l'abbozzo lo si realizza con un colore bruno, qualcuno usa più di un colore, ma siccome siamo al nostro primo lavoro, io preferisco così come ho indicato (abbozzo avanzato). |
Iniziare a dipingere: prima stesura dei colori. |
A questo punto inizio a scendere nei particolari, sto attento ai riflessi e alle luci, nonchè osservo se le ombre sono giuste. In questa foto ho fatto la melanzana di sinistra. Osservate il dipinto nel formato ingrandito in modo da comprendere meglio quanto dico. |
Continuo con le altre quattro melanzane. Vi ricordo che, già in questa fase, quando dipingete un oggetto, non limitatevi a dipingere solo quell'oggetto, ma la tinta che adoperate riportatela anche sugli altri oggetti e sul fondo, così da non creare uno stacco netto tra un corpo e l'altro. |
Come noterete la precisione dei colori e del disegno non è ottimizzata, appunto perché in questa prima stesura dei colori voglio definire le forme i volumi, voglio dare consistenza al disegno dandone un corpo. La pennellata è sempre veloce. Con questa foto abbiamo finito la preparazione del dipinto. Ora inizieremo a definire ogni cosa e a portare a termine il lavoro. Il tempo impiegato per questa prima fase, dal disegno ad ora, è stato di tre ore di lavoro effettuabili in almeno 3 giorni. |
Iniziare a dipingere: seconda stesura dei colori. |
A propositi di tinte Vi ricordo che il colore così come esce dal tubetto (in realtà quando formato da un solo pigmento) viene chiamato appunto colore, se mescoliamo il colore con il bianco o con il nero, si varia la tonalità del colore. Quindi si avrà un colore di diverso tono. Mentre se mescoliamo il nostro colore con un altro colore abbiamo la cosidetta tinta. |
Sulla sinistra (qui di lato) riporto il lavoro finito. A questo punto siamo al 80% del lavoro totale. Mancano poche cose, che di seguito descriverò. In questa fase è importante notare la presenza di zone prosciugate, cioè il colore, asciugandosi, perde la sua brillantezza e diviene secco, opaco, le ombre risultano indebolite mentre i chiari perdono la loro luminosità. Tutto questo avviene perché l'abbozzo assorbe l'olio del colore sovrastante e quindi lo prosciuga. Quando notiamo queste zone, prenderemo un pennello piatto N°6 e lo si intinge nell'olio, poi lo si strofina su di uno straccio pulito, e si ripete l'operazione due tre volte. Con il pennello così unto lo si passa sulla zona prosciugata effettuando dei piccoli cerchi. In questo modo il colore pian piano assorbe l'olio perso. |
Il lavoro a questo punto è terminato, si potrebbe andare ancora oltre, ma ritengo l'immagine ottenuta abbastanza somigliante e mi fermo qui. Se volete riprodurre lo stesso dipinto e volete fare qualche domanda, o volete mostrare il vostro lavoro, o per qualsiasi altro motivo, segnalatelo sul forum nella sezione "prmo passo". A presto.
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