"La novità nell’ Arte Contemporanea "
L'arte contemporanea, spesso definita anche postmoderna, si riferisce a tutte le forme di arte iconogafica che furono realizzate dopo il periodo post-impressionista fino ai giorni nostri. È facile capire che questo arco temporale copre una grande gamma di correnti artistiche, spesso accomunate da una forma di “rifiuto” per la tradizione in favore di una tendenza più aperta alla sperimentazione di nuove tecniche. Infatti, sotto il nome di arte contemporanea, che possiamo immaginare come il grande contenitore di tutta la creatività moderna, si radunano le forme di arte più disparate, dall'arte digitale alla fotografia e ai graffiti.
È importante ricordare come l'arte sia cambiata, dopo l'era moderna, seguendo i cambiamenti sociali ed economici; giusto per citare un esempio, dalla maggiore importanza che acquistarono i mass media negli anni settanta nacque la Pop Art.
L'arte contemporanea è spesso erroneamente confusa con l'arte moderna, per quanto alcune delle sue caratteristiche provengano direttamente dal modernismo. L'arte moderna tende ad esplorare le basi della pittura, del colore, del pennello; generalizzando, si potrebbe dire che l'arte contemporanea invece ha cercato e studiato degli strumenti artistici alternativi e innovativi. Di qui nascono ricerche artistiche per nuovi materiali, nuove tecniche, cercando disperatamente la novità. Tuttavia, è molto difficile trovare una netta linea di demarcazione tra queste due correnti e sono diverse le scuole di pensiero che vogliono operare una divisione, anche temporale, tra arte moderna e arte contemporanea. Andy Warhol può essere considerato la cerniera che allo stesso tempo unisce e divide queste due correnti artistiche. Fondatore della Pop Art, Andy Warhol è riuscito a far coincidire le opere direttamente al suo nome, comprendendo l'importanza della pubblicità e dell'immagine personale per la fama di un artista. La genialità di quest'uomo consiste nella scoperta dell'oggetto di consumo nell'arte; con le scatole Brillo e i barattoli di zuppa Campbell, l'opera d'arte tocca il fondo dell'impersonalità e viene abbattuta la differenza tra arte e bene di consumo. Il critico Arthur Danto ha visto in queste opere la fine del modernismo.
Sono veramente tantissime le tendenze artistiche, si potrebbe ripercorrere la storia ancora incompleta dell'arte contemporanea attraverso di esse. Abbiamo già parlato della Pop Art, ma altrettanti degni di nota sono l'iperrealismo e il fotorealismo (di cui s'è ampliamente parlato in un altro articolo sull'argomento) ma penso sia appropriato parlare di qualche tendenza artistica che fu più innovativa e caratteristica (infatti, il fotorealismo nacque proprio per un bisogno di recuperare l'immagine in senso più tradizionale.) Rivoluzionario e innovativo è, a mio parere, il movimento Body Art (letteralmente, dall'inglese, “arte del corpo”) che racchiude tutta una serie di forme artistiche effettuate sul corpo, come i tatuaggi, i piercing, il body painting, tutte opere create sul corpo o col corpo stesso. Alcune forme di Body Art possono essere considerate estreme e pericolose, come per esempio nel caso di Marina Abramovic, che rimase immobile in piedi al centro di una stella infuocata, finché non svenne per mancanza di ossigeno; il suo intento era di testare i suoi limiti fisici e la sua resistenza. Oppure nel caso di Gina Pane che si ferisce rotolandosi su pezzi di vetro per denunciare la concezione maschilista del corpo femminile. È chiaro che, anche se all'occhio di un estraneo può sembrare una follia e anche pericoloso, nessuno chiamerebbe queste artiste 'masochiste' perché attraverso i loro corpi riescono a trasmettere un messaggio evidente, un urlo di protesta inciso sulla loro pelle, che inebria i sensi. In generale, la Body Art rende protagonista assoluto il corpo, esibendolo come opera, attraverso una sequenza di danze, movimenti, posizioni. In altri casi il corpo viene usato quasi come “tela”, sulla cui superficie vengono fatti dei dipinti (appunto, Body Painting).
Un altro esempio di arte contemporanea è l'arte digitale che indica forme d'arte elaborate al computer, appunto in formato digitale. L'immagine in questione può essere modificata attraverso dei programmi sul computer ma provenire dall'esterno, come per esempio nel caso della scansione di una fotografia, oppure può essere creata dall'artista con un software di grafica vettoriale con l'ausilio di una tavoletta grafica. Attraverso la manipolazione dell'immagine, l'opera si mostra completamente diversa dall'immagine di partenza. Si intende per arte digitale anche la grafica tridimensionale che permette, partendo da poligoni e forme geometriche, di creare immagini più complesse, tridimensionali, da utilizzare nei film per effetti speciali, ma anche nelle pubblicità.
Tuttavia questa corrente stenta ancora a trovare un suo posto preciso nel mercato, perché non riesce ancora a competere con l'arte tradizionalmente detta e il pubblico non riesce ad accettarla come vera e propria forma d'arte; tuttavia, se nel futuro, come immagino, la tecnologia non si arresterà ma invece continuerà a progredire, con tutti i suoi pro e contro, anche l'arte digitale lentamente verrà recepita con maggior clemenza. Dopotutto l'artista è una persona che lavora con la propria creatività, quindi usare una tela o un foglio digitale non ha importanza, perché essi sono strumenti, non soggetti dell'arte, purché il risultato del suo lavoro riesca a trasmetterci un'emozione.
Un altro genere artistico che gran parte del pubblico non riesce a considerare arte è la street art, letteralmente l'arte urbana, perché spesso queste forme d'arte sono considerate vandalismo, in quanto l'artista, spesso illegalmente, crea le sue opere in luoghi pubblici, con diversi strumenti, quali possono essere le bombolette spray ma anche adesivi artistici, sculture e quant'altro. L'arte urbana non è sinonimo di graffiti, ma può essere considerata la madre, più in generale. Mentre nel graffitismo, l'artista è strettamente legato allo studio della singola lettera e all'uso della bomboletta spray, l'artista urbano ha una più vasta libertà di scelta e di azione, e sceglie per lo più soggetti umani o animali, accompagnati eventualmente da slogan (contro i messaggi scritti dei graffitisti.) Ogni artista agisce secondo le proprie motivazioni, molti rivendicano gli spazi pubblici e criticano la proprietà privata -frequenti sono infatti le contestazioni politiche e sociali in questo movimento artistico- ma molti altri ancora usano il luogo pubblico come luogo perfetto dove esporre le proprie opere, sotto gli occhi di tutti. Questo è movimento artistico in continua crescita e anche uno dei più recenti, che attira l'attenzione soprattutto dei più giovani.
L'arte contemporanea tuttavia non manca di movimenti artistici che hanno cercato invece di recuperare la tradizione artistica, come per esempio la Transavanguardia, movimento artistico italiano nato negli anni '70, sulla scia della crisi economica, che ridimensionò l'iniziale ottimismo delle Avanguardie. La Transavanguardia si propose di recuperare la pittura e i materiali più tradizionali, e anche alcune caratteristiche dell'espressionismo. Insieme all'Arte Povera, la Transavanguardia è stata la sola corrente artistica italiana contemporanea che è andata oltre i confini.
È chiaro a questo punto quanto sia difficile classificare l'arte contemporanea, considerando che questi sono solo una parte dei movimenti artistici e delle correnti di pensiero, e questo genere non è ancora chiuso. Quindi il futuro potrà ancora stupirci con nuovi artisti e nuove opere, assurde, pazzesche, geniali, in questa disperata corsa alla novità che è l'arte contemporanea.
di Michela Oliviero |