Rubrica d'arte |
Costo di un quadro |
Come si determina il costo di un quadro? |
Quanto costa un quadro? È una domanda davvero particolare, perché qui non si parla di oggetti qualsiasi, ma di arte. Il comportamento degli acquirenti e dei venditori sono riassunti dalla scienza economica in due paradigmi: la domanda e l'offerta, cioè quantità domandata e offerta di un certo oggetto scambiato. |
Così anche gli elementi che influenzano il comportamento del venditore, e conseguentemente l'offerta di vendita: i costi di produzione fissi e variabili sostenuti dall'impresa, nonché il prezzo di vendita del bene prodotto sul mercato. Limitandoci al fattore prezzo, e cioè che la domanda e l'offerta dipendano dal prezzo. In tal caso la domanda è la quantità richiesta sul mercato ad un determinato prezzo e l'offerta è la quantità ceduta sul mercato ad un determinato prezzo. Così la funzione della domanda si può rappresentare attraverso una curva e indica che alla quantità domandata "q1" corrisponde il prezzo "p1" alla "q2" corrisponde "p2" e cosi via. |
Stessa cosa per la rappresentazione dell'offerta. La funzione dell'offerta di un determinato bene segue le leggi del mercato e potrebbe essere rappresentata da quest'altro tipo di curva. Così la funzione dell' offerta rappresentata in questo modo indica che alla quantità offerta "q1" corrisponde il prezzo "p1" alla "q2" corrisponde "p2" e cosi via. |
Il prezzo e la quantità venduta viene in definitiva deciso dall’incontro della curva della domanda con quella dell’offerta. In questo caso il prezzo del bene sarà "pz" e la quantità "qz". In un contesto generale pertanto il valore di un quadro seguirà le leggi del mercato e precisamente la legge della domanda e dell'offerta. Questo tipo di valutazione non si allontana dalla realtà anche se non si tratta di un quadro in generale ma di un quadro di un particolare autore, o ancor di più di un preciso quadro (autore e titolo). Il prezzo, in pratica, lo fa il mercato: quanto più i lavori di un determinato autore saranno richiesti, tanto più saranno valutati. Pertanto c’è bisogno, per spuntare un buon prezzo, che i quadri siano richiesti sul mercato. Quando si è alle prime armi, se il pittore non ha mai fatto mostre, esposizioni, nessuno richiederà un'opera di un artista sconosciuto. Il quadro non sarà quindi venduto come un lavoro di un determinato artista, ma semplicemente come un buon dipinto. Il prezzo, in tal caso, sarà deciso dal gallerista sulla base della sua esperienza e conoscenza del mercato stesso e dei gusti del pubblico, nonché per la fiducia che gli acquirenti hanno di se. Esso sarà sempre un prezzo di offerta che dovrà incrociarsi con il prezzo di domanda. Un gallerista, con una certa professionalità, crea per i suoi artisti, un percorso di vendita, e cioè pubblicità, esposizioni in importanti gallerie, richieste di recensioni di famosi critici, articoli sui giornali e sulle riviste d'arte, tutte cose che costano ma in breve tempo fanno salire la quotazione delle opere. Spesso i galleristi su queste particolari manovre, e cioè sulla costruzione del curriculum pittorico di un artista, ci guadagnano, e quindi, ma non parlo di veri galleristi, non esitano ad operare anche per coloro che non hanno estro artistico, ma semplicemente soldi da spendere. Ci sono molti fattori che determinano un maggior costo di un'opera così come molti sono i fattori che inducono maggiore richiesta da parte degli acquirenti.
Analizziamone alcuni: Un'ultima osservazione da fare è quella che il prezzo di un quadro è fatto nel momento in cui viene venduto e non al momento di una sua proposta o di una sua valutazione. E cioè il prezzo del dipinto deve concretizzarsi in una sua reale vendita. |